martedì 25 novembre 2014

..e se Capodanno fosse a Novembre?

Parlare di violenza sulle donne, nel giorno contro la violenza sulle donne è facile: la rete propone donne fragili, abusate, ferite. Sicuramente una immagine così d’impatto cattura l’attenzione, cosa non facile di questi tempi.. ma poi? 
Abituati come siamo a immagini forti ed estreme non capiamo a fondo l’universo di dolore che si può nascondere dietro a un livido. La corsa riparte, questa immagine così importante entra nell’archivio delle informazioni, toglie in un qualche modo gravità alla questione.
In questi giorni una donna italiana è partita per la stazione spaziale internazionale. Non credo che per Samantha sia stata una passeggiata: oltre alle difficoltà intellettuali, fisiche e mentali sicuramente ha dovuto fronteggiare anche le difficoltà legate al suo essere donna. Ma ora è lassù, ed è per questo che credo che il simbolo di questa giornata dovrebbe essere lei. 
Per dare un esempio alle nuove generazioni, che possano puntare davvero alla luna; per dare coraggio alle donne “incastrate” nella routine, che possano ritrovare lo stimolo a non accontentarsi; per parlare di cambiamento alle donne maltrattate, che possano riflettere su quanto la forza di volontà di una donna possa fare la differenza. 
Sicuramente la sensibilizzazione e l’aiuto per le vittime di violenza è prezioso, anzi fondamentale, ma riproporre immagini negative, di donne livide e maltrattate non è di aiuto. A nessuno. Ricorda incessantemente un passato difficile da chiudere quando paura e mancanza di possibilità le incatenano alla realtà. Parla solamente dell’ultimo atto di una tragedia sempre diversa ma in cui il finale non cambia mai. 
Quando si tratta di violenza contro le donne, il 25 novembre non dovrebbe essere un passaggio, ma una sorta di capodanno: l’appuntamento fisso con un rinnovamento radicale. Che parla di coraggio, consapevolezza e soprattutto di una nuova educazione ai sentimenti e al valore inviolabile di ogni singola, unica persona.

Angela

giovedì 20 novembre 2014

Elogio alla lentezza


Schio, 06 luglio 2014
Il pomeriggio sta giungendo al termine.. Dopo gli ultimi scatti e i ringraziamenti di circostanza è tempo per tutti di salutarci.. 
Un mix di felicità e tristezza, di gioia e commozione, di sorrisi e di lacrime è presente in ognuno di noi... 
Gli operatori accompagnano gli ospiti verso il pulmino che li riporterà tutti in cooperativa, nella loro casa, alla loro vita scandita da giornate tutte uguali e da rigidi abitudini...
Tutto si svolge a velocità ridotta... 
Lentamente perché c'è chi con la carrozzina deve affrontare qualche ostacolo lungo il tragitto..
Lentamente perché c'è chi cammina con passo incerto..
Lentamente perché c'è chi ad ogni passo si ferma ed intrattiene il suo pubblico..
Ma la lentezza aiuta ad assaporare gli ultimi momenti in compagnia..
Salgono tutti sul pulmino..
Lentamente perché c'è chi affronta la sfida al pari di uno scalatore che con grande coraggio e con grande fatica raggiunge la cima più alta del mondo.. 
Lentamente perché c'è chi deve attendere un'affettuosa ed energica spinta da parte di un'operatore..
Lentamente perché c'è chi deve attendere che la pedana faccia il suo lavoro.. 
Eccoli lì tutti pronti e seduti diligentemente al loro posto .. e all'improvviso un colpo di scena.. 
L'operatrice mette in moto il pulmino, la radio si accende trasmettendo musica anni 60 a tutto volume.. Tutti, chi con la voce e chi con gli occhi, cantano ... Un canto che sa di spensieratezza, un canto che sa di felicità... 
Il pulmino parte.. si avvia verso la loro casa.. 
La musica e i canti risuonano ancora ad alto volume... 
Pian piano il pulmino si allontana all'orizzonte, diventa sempre più piccolo e si immerge nel traffico cittadino.. 
Per la prima volta dopo tanto tempo apprezzo la lentezza.. Mi aiuta ad imprimere nella memoria questo pomeriggio indimenticabile.. 
Dopo tanto tempo apprezzo ancora di più la vita lontana dalla frenesia quotidiana che mi fa vivere tante esperienze e momenti con il solo risultato che alla sera prima di addormentarmi, quasi da smemorata, spesso mi chiedo: "ma che cosa ho fatto oggi?" e mi sembra di non aver concluso niente, di non aver niente di memorabile da raccontare.. 
E mi riprometto di fermarmi più spesso a riflettere o almeno a rallentare scalando qualche marcia...


"C'è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio [...]. Il grado di lentezza è direttamente proporzionale all'intensità della memoria, il grado di velocità è direttamente proporzionale all'intensità dell'oblio" 
(cit. Kundera)

Michela

mercoledì 19 novembre 2014

.. piccole donne e grandi sorrisi. E vissero tutti felici e contenti.



La letteratura è piena di amori sbocciati all'improvviso ed emozioni travolgenti che colgono gli animi nel momento stesso in cui la protagonista entra nella stanza: la porta si apre e l'eroe resta abbagliato dalla sua grazia e dalla sua bellezza..e tutti vissero felici e contenti.
Ma la mia storia a lieto fine inizia diversamente: non ci sono castelli, principi o impavidi eroi. Però c'è un caldo pomeriggio di sole, un parco e soprattutto loro: gli ospiti della casa Abilè. In effetti c'eravamo anche noi.. coi nostri dubbi su cosa fare e il timore di non saper interagire e farli sentire davvero "diversi". Poi, una mano è stata tesa verso chi ancora era spaesato, i volti si sono illuminati e improvvisamente Sonia ha riso: la porta si è aperta e l'emozione ci ha travolti.
Ecco, nella mia storia c’è lei, Sonia. Una giovane ragazza down ospite della casa. Non è più speciale di altri, ma la sua spontaneità e la sua gioia dirompente sono il ricordo più vivo che ho di quella giornata. Con una semplice risata, sincera e contagiosa, ha abbattuto ogni timore e annullato le distanze, dando il via a un meraviglioso effetto valanga pieno di canzoni cantate al sole.. note conosciute da sempre che hanno trovato un nuovo spazio e un nuovo senso.  
Ora che qualche mese è passato e nel nostro parco il verde dell’estate ha lasciato il posto all'autunno, quella risata è ancora al suo posto.. riempie ancora l’aria, avvolta dal calore dei meravigliosi colori di questa strana stagione a ricordarmi che niente può fermare una donna con un sorriso.

Angela

martedì 18 novembre 2014

Atmosfera da set e scatti di libertà


Schio, 06 luglio 2014
Non c’è che dire.. è proprio una bella giornata di sole! Dopo tanti giorni di pioggia questa luce cattura la mia attenzione.. Il sole mostra tutta la sua potenza, infonde il suo caratteristico bagliore e irradia tutto e tutti con il suo calore .. Qualche zanzara ronza nell'aria e un pò di fastidio lo provoca anche .. Ma d'altronde pur sempre in estate siamo!
Ripenso in continuazione a quanto questa giornata sia stata desiderata e a quanto la presenza di così tante persone dia grande forza e significato a questo pomeriggio.. Fino a ieri aleggiava la forte preoccupazione che le condizioni atmosferiche non avrebbero giocato a favore ..  E invece questa giornata si sta rivelando un grande regalo dopo sei mesi da inizio anno di maltempo e grigiore.. 
É un'atmosfera molto particolare.. É in corso il set fotografico per il calendario e tutte queste persone sono qui per immortalare le immagini che ci accompagneranno nel 2015.. Ma non è un classico set.. Nessuno è qui per essere un burattino in mano ad una macchina fotografica alla ricerca della posa migliore o del sorriso più smagliante che potrebbe essere utilizzato anche per la più classifica pubblicità di un dentifricio.. Tutti siamo qui per mostrare il meglio di noi stessi ma senza niente di costruito.. Ci basta il semplice essere insieme, scherzare, intonare qualche nota magari mezza stonata, ascoltare una chitarra un pò scordata, o un piatto o un tamburo fuori tempo per far comparire sui nostri visi dei grandi sorrisi.. Magari con qualche dente un pò giallognolo o fuori posto.. Oppure una bocca un pò sdentata .. Ma posso dire francamente.. E chi se ne frega!! 
Non avremmo denti perfetti, ma nessun medico o nessun rimedio estetico riuscirebbe a donarci un cuore che esplode così immensamente di gioia.. 
Qui tutti insieme, tutti diversi ma tutti uguali.. Non è importante essere su una carrozzina, essere sorretti da due stampelle o camminare e correre sulle proprie gambe.. In questo momento qualsiasi barriera fisica non ha più alcuna importanza, l'unica cosa che conta è sentirci liberi di vivere tutte le emozioni di questo momento e di abbandonarci a fragorose risate che risuonano nell'aria donandoci un sorriso a 32 denti.. o a 50.. o a 25.. 
Oggi si che ci sentiamo proprio delle Rockstar!!

Michela

sabato 15 novembre 2014

Musica, sorrisi e.. qualche riflessione sulla magia



.. non ho mai davvero capito come quella piccola scatoletta potesse catturare il mondo intero..
È stato questo mistero che mi ha portata ad amare la fotografia e a iniziare a scattare immagini ad ogni angolo. Nonostante i numerosi tentativi di amici, tecnici e ingegneri per farmi capire la meccanica alla base del processo, ancora non sono del tutto convinta che non ci sia un piccolo sortilegio in tutto questo..ma un mistero ancora più grande è come si possa riuscire a fissare le emozioni di un momento, proiettarle nell’eternità e permetterci di condividerle per esprimere il nostro pensiero.  
Il 6 luglio di quest’anno la magia si è ripetuta: nel Piazzale Pubblici Spettacoli - Schio (VI) abbiamo allestito un vero set fotografico e ci siamo scatenati a colpi di clic. 
Alcuni di voi hanno deciso di unirsi a noi e sicuramente ricorderanno che il risultato è stata una giornata speciale, di condivisione e pura serenità. 
Non vediamo l’ora di mostrarvi la potenza della gioia pronta a esplodere su una tela durante la mostra “365 giorni da Rockstar” che aprirà al pubblico venerdì prossimo! 
Prima che possiate ammirare tutto questo, abbiamo deciso di regalarvi alcuni dei nostri preziosi ricordi sul “making of” delle opere: presto conoscerete aneddoti, momenti e segreti inediti, perciò amici.. restate collegati!

Angela