giovedì 20 novembre 2014

Elogio alla lentezza


Schio, 06 luglio 2014
Il pomeriggio sta giungendo al termine.. Dopo gli ultimi scatti e i ringraziamenti di circostanza è tempo per tutti di salutarci.. 
Un mix di felicità e tristezza, di gioia e commozione, di sorrisi e di lacrime è presente in ognuno di noi... 
Gli operatori accompagnano gli ospiti verso il pulmino che li riporterà tutti in cooperativa, nella loro casa, alla loro vita scandita da giornate tutte uguali e da rigidi abitudini...
Tutto si svolge a velocità ridotta... 
Lentamente perché c'è chi con la carrozzina deve affrontare qualche ostacolo lungo il tragitto..
Lentamente perché c'è chi cammina con passo incerto..
Lentamente perché c'è chi ad ogni passo si ferma ed intrattiene il suo pubblico..
Ma la lentezza aiuta ad assaporare gli ultimi momenti in compagnia..
Salgono tutti sul pulmino..
Lentamente perché c'è chi affronta la sfida al pari di uno scalatore che con grande coraggio e con grande fatica raggiunge la cima più alta del mondo.. 
Lentamente perché c'è chi deve attendere un'affettuosa ed energica spinta da parte di un'operatore..
Lentamente perché c'è chi deve attendere che la pedana faccia il suo lavoro.. 
Eccoli lì tutti pronti e seduti diligentemente al loro posto .. e all'improvviso un colpo di scena.. 
L'operatrice mette in moto il pulmino, la radio si accende trasmettendo musica anni 60 a tutto volume.. Tutti, chi con la voce e chi con gli occhi, cantano ... Un canto che sa di spensieratezza, un canto che sa di felicità... 
Il pulmino parte.. si avvia verso la loro casa.. 
La musica e i canti risuonano ancora ad alto volume... 
Pian piano il pulmino si allontana all'orizzonte, diventa sempre più piccolo e si immerge nel traffico cittadino.. 
Per la prima volta dopo tanto tempo apprezzo la lentezza.. Mi aiuta ad imprimere nella memoria questo pomeriggio indimenticabile.. 
Dopo tanto tempo apprezzo ancora di più la vita lontana dalla frenesia quotidiana che mi fa vivere tante esperienze e momenti con il solo risultato che alla sera prima di addormentarmi, quasi da smemorata, spesso mi chiedo: "ma che cosa ho fatto oggi?" e mi sembra di non aver concluso niente, di non aver niente di memorabile da raccontare.. 
E mi riprometto di fermarmi più spesso a riflettere o almeno a rallentare scalando qualche marcia...


"C'è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio [...]. Il grado di lentezza è direttamente proporzionale all'intensità della memoria, il grado di velocità è direttamente proporzionale all'intensità dell'oblio" 
(cit. Kundera)

Michela

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