mercoledì 19 novembre 2014

.. piccole donne e grandi sorrisi. E vissero tutti felici e contenti.



La letteratura è piena di amori sbocciati all'improvviso ed emozioni travolgenti che colgono gli animi nel momento stesso in cui la protagonista entra nella stanza: la porta si apre e l'eroe resta abbagliato dalla sua grazia e dalla sua bellezza..e tutti vissero felici e contenti.
Ma la mia storia a lieto fine inizia diversamente: non ci sono castelli, principi o impavidi eroi. Però c'è un caldo pomeriggio di sole, un parco e soprattutto loro: gli ospiti della casa Abilè. In effetti c'eravamo anche noi.. coi nostri dubbi su cosa fare e il timore di non saper interagire e farli sentire davvero "diversi". Poi, una mano è stata tesa verso chi ancora era spaesato, i volti si sono illuminati e improvvisamente Sonia ha riso: la porta si è aperta e l'emozione ci ha travolti.
Ecco, nella mia storia c’è lei, Sonia. Una giovane ragazza down ospite della casa. Non è più speciale di altri, ma la sua spontaneità e la sua gioia dirompente sono il ricordo più vivo che ho di quella giornata. Con una semplice risata, sincera e contagiosa, ha abbattuto ogni timore e annullato le distanze, dando il via a un meraviglioso effetto valanga pieno di canzoni cantate al sole.. note conosciute da sempre che hanno trovato un nuovo spazio e un nuovo senso.  
Ora che qualche mese è passato e nel nostro parco il verde dell’estate ha lasciato il posto all'autunno, quella risata è ancora al suo posto.. riempie ancora l’aria, avvolta dal calore dei meravigliosi colori di questa strana stagione a ricordarmi che niente può fermare una donna con un sorriso.

Angela

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